La Commissione per la banda larga per lo sviluppo sostenibile ha suggerito che gli sforzi per colmare il divario digitale devono passare dal fornire connettività all’assicurare l’accesso a dispositivi a prezzi accessibili e un’istruzione che aiuti le persone a operare.
Il comitato è stato costituito nel 2010 dall’Unione internazionale delle telecomunicazioni (ITU) e dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), con il compito di promuovere l’accesso a Internet.
Questo sforzo si riflette nei tassi di penetrazione degli utenti Internet del 51% a livello globale, ma solo del 19,5% delle persone nei paesi meno sviluppati del mondo, come dettagliato nei dati dell’organizzazione. Rapporto sullo stato della banda larga 2023 [PDF].
Pertanto, 3,7 miliardi di persone sono offline, ma il rapporto afferma che l’85% di esse è alla portata della rete mobile.
Così il presidente ruandese Paul Kagame, che presiede il comitato, ha dichiarato: “La cooperazione digitale deve andare oltre l’accesso alla banda larga. Dobbiamo anche colmare il divario nell’adozione e nell’uso di dispositivi e servizi a prezzi accessibili, nei contenuti accessibili e nell’alfabetizzazione digitale. . “.
Houlin Zhao, segretario generale dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni e co-vicepresidente della Commissione, ha affermato a suo avviso che “le tecnologie e i servizi digitali, che si sono dimostrati importanti durante la crisi, sono ancora fuori portata, inaccessibili, inappropriati, troppo complesso da usare o non abbastanza sicuro per troppe persone in tutto il mondo.”
Il rapporto sullo stato della banda larga delinea diverse tattiche progettate per affrontare le preoccupazioni di Zhao e Kagame.
L’Unione internazionale delle telecomunicazioni, dal canto suo, avvierà tre gruppi di lavoro per affrontare i problemi descritti nel rapporto. Uno si concentrerà sull’accesso agli smartphone, l’altro sulla “costruzione di capacità AI” e il terzo sui “dati per l’apprendimento”.
Vodafone Group co-presiederà lo Smartphone Access Working Group, insieme all’International Telecommunication Union. Vodafone si è inoltre impegnata in “due progetti pilota sull’accessibilità dell’hardware” e ha raccomandato che l’inclusione digitale richieda la proliferazione del 4G e il riciclaggio dello spettro utilizzato dal 2G per consentire l’implementazione del nuovo standard. ®
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