Pubblicato il: 27/09/2020 13:12
un Accordo di partenariato per apporre il marchio “Caritas Roma” su “Beira Pulisina”, Birra artigianale a base di pane raffermo e commercializzata dall’azienda diretta da Mario Pecchio, fratello dell’ex cardinale Angelo Piccio, in cambio di una “donazione” alla Fondazione del 5% del fatturato. Questo è uno dei casi in cui il Papa ha fatto appello al secondo uomo della Segreteria di Stato vaticana che ha portato alla sua abdicazione dei diritti del cardinale.
Tra le ipotesi sia degli inquirenti vaticani che degli “italiani” a cui è terminato il documento c’è che, sebbene ancora da verificare, monsignore avrebbe potuto preferire l’operazione. Angelo Becciu e anche questo, soggetto alle normative di settore previste in Italia, potrebbero aver fatto guadagni indiretti in Angel’s, che Francesco ha espressamente contestato ad un ex uomo di fiducia in un’udienza shock del 24 settembre. Ma anche altri punti dell’accordo firmato da Monsignore il 18 novembre 2019. Il Papa è stato portato all’attenzione di Giampiero Palmeri, in qualità di legale rappresentante temporaneo della Fondazione Caritas Roma Onlus, e Mario Picchu, in qualità di amministratore unico e azionista al 95% della società.
Il protocollo, che l’Adnkronos ha potuto visionare, prevede, come detto, il privilegio del marchio in cambio di una “donazione” del 5% del fatturato di Mario Becciu. Tuttavia, il concetto di “ donazione ”, inteso come scambio liberale che, come tale, consentirebbe detrazioni e detrazioni dalle imposte sulle società, è in contrasto, secondo la controversia del Papa, con l’articolo 7 dell’accordo che prevede, da Tra i motivi della risoluzione del contratto vi è “il mancato pagamento da parte di Angel’s Srl dei contributi di cui all’articolo 4”.
In particolare, l’art. 4 dell’accordo prevede, tra l’altro, che: “Angel’s Srl si impegna a donare alla Onlus ‘Caritas Roma’ una quota pari almeno al 5% del volume di vendita verificabile trimestralmente tramite il sistema. Studio commercialista Angel’s Srl “. E ancora: “Le suddette somme verranno pagate trimestralmente entro il decimo giorno del mese successivo al trimestre di riferimento tramite bonifico bancario effettuato all’ente, e saranno accompagnate da un dettagliato report costituito da pubblicazioni estratte dal sistema contabile di Angel’s Srl attraverso il quale sarà possibile verificare Corretta determinazione dell’importo. “
Sotto la lente c’è anche un’ipotesi – ancora da dimostrare – che la Caritas Roma, ricevendo pagamenti da Angel’s, possa aver compiuto comportamenti illeciti in materia fiscale.
Per quanto riguarda i termini generali dell’accordo, l’introduzione chiarisce che l’intenzione di “Caritas Roma” Onlus “è quella di concedere alle aziende che operano nel settore alimentare e di non utilizzare il loro nome per raccogliere fondi per finanziare iniziative di beneficenza. E la solidarietà promossa da “while Angel’s Srl”, con la produzione del pane raffermo dalla prima birra artigianale, denominata Pollicina, intende creare una partnership con la Fondazione Caritas Roma che prevede la donazione di una parte degli utili ricavati dalla vendita di questa birra secondo le modalità stabilite “.
Angel’s Srl si definisce “una nuova azienda che si occupa di produzione e commercializzazione di birra artigianale” che “intende perseguire i seguenti valori aziendali: creare un prodotto” Made in Italy “di alta qualità nel settore agroalimentare; ispirarsi alla green economy stabilendo la filiera della birra Prodotti integrali (produzione orzo, luppolo, birra) e attraverso l’economia circolare (birra da pane vecchio avanzato dalla grande distribuzione) e risparmio energetico; messa a punto di un prodotto che preveda la donazione di parte dell’unii attraverso la vendita; attivando percorsi di integrazione sociale per persone svantaggiate, come i giovani di Lo spettro autistico, sia attraverso corsi professionali legati alle professioni agricole, artigianali e commerciali nel mondo della birra, sia attraverso percorsi occupazionali protetti nelle varie attività di Angel’s srl; a beneficio di progetti di socializzazione positiva tra i giovani e l’azienda nknowing.
In base all’accordo, Becciu si impegna a inserire in ogni singola unità di prodotto le parole: “Acquistando questa birra solidale, fai una donazione alla Caritas Roma”.
Interrogato dai giornalisti sulla storia della birra “Thumbelina” alla conferenza stampa di venerdì per spiegare le sue ragioni, Becciu ha negato ogni interesse per la compagnia di suo fratello: “Ma cosa c’entra me con essa? Sì, certo, me l’ha fatto? Assaggiatela, gli ho detto che è buona, ma lo sono. Non ho pubblicizzato l’ha venduto: questo è uno scherzo offensivo “.
“Chi ha contatti con la Caritas – ha aggiunto, come riporta Familia Christiana -, è stato lui stesso a parlarne, ma io non ho contatti con la Caritas di Roma. Solo perché è fratello del cardinale può farlo? Non gli ho dato soldi”, Né io né l’istituzione. “
La stessa posizione espressa dal fratello Mario, che ieri in Adnkronos ha detto: “È qualcosa che non va, tutte bugie. Ci serviva solo il cardinale per vendere birra e poi staremmo bene …”.
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