L’applicazione di monitoraggio delle infezioni COVID-19, Immuni, è stata attivata in tutta Italia dallo scorso giugno.Un passo importante, che ci permette di diventare fondamentale nei mesi a venire, se gli italiani scaricano l’applicazione e creano questo sistema di difesa che va ben oltre la semplice segnalazione di un Coronavirus positivo. L’app Immune degli sviluppatori italiani Bendign Spoons fa notizia da mesi, da quando la startup italiana ha ottenuto il consenso del governo per creare l’app di monitoraggio positivo COVID-19 per la ripresa delle attività di fase 2, e poi anche la Fase 3. L’8 giugno è iniziata una fase di test in 4 regioni d’Italia (con il successo di aver già segnalato 3 positivi) per poi essere attivi ovunque dal 15 giugno.
Pochi mesi dopo, il pubblicazione di dati ufficiali e accurati da parte del ministero Salute download dell’applicazione da parte di italiani ma anche il numero di notifiche attivate dall’applicazione Immuni e il numero di positivi rilevati. Un’applicazione che si prepara a superare 7 milioni di download con oltre 5.000 notifiche inviate e oltre 330 positivi confermati.
Immunità: ecco i dati di download precisi e altro ancora
seguente i dati pubblicati sulla pagina ufficiale applicazione Immune si scopre che il 1 ° ottobre 2020, dopo 4 mesi, L’app è stata accuratamente scaricata da 6.679.118 utenti italiani. Un buon risultato ma che sicuramente si distingue da questi dati che garantirebbero una perfetta copertura e rilevazione in tutta Italia. In questo caso, seguendo l’andamento del grafico, troviamo che nell’ultimo periodo, probabilmente a causa dell’aumento dei contagi, l’app ha visto un aumento dei download, sintomo che gli italiani in qualche modo capiscono che è anche un valido strumento per rilevare le infezioni da coronavirus.
Più nello specifico, lo osserviamo anche dai dati ricevuti dal Ministero della Salute Immuni ha ricevuto più di 5.329 notifiche e che gli utenti positivi segnalati dall’app sono stati 338. Queste cifre chiaramente non sono esagerate ma ci permettono comunque di avere un quadro dell’efficiente funzionamento dell’applicazione che potrebbe adattarsi ancora meglio se tutti gli italiani la scaricassero sui propri dispositivi.
Immune: come funziona l’app di monitoraggio
Lo ricordiamo Immune,e l’abbiamo visto tempo fa in questo articolo dettagliato,funziona completamente sul sistema ad hoc creato da Apple e Googleper le notifiche ma anche per gestire l’intera operazione. Significa cheIl GPS non viene mai utilizzato per gestire la posizione dell’utente ma utilizza il Bluetooth se consentito per avere la massima sicurezza in termini di localizzazione dell’utente. Questo è un passaggio fondamentale perché gli utenti che lo utilizzano non condivideranno mai alcun tipo di dato personale che sarà invece sostituito da codici identificativi completamente anonimi che non saranno mai associati a nomi di persone o addirittura meno a numeri di telefono o altri dati relativi alla persona fisica che utilizza l’applicazione.
In particolare, l’intero sistema di tracciamento dei contatti basato suBluetooth a basso consumo.Cosa significa?Quando due utenti si avvicinano abbastanza l’uno all’altro per un certo periodo di tempo, i loro dispositivi salvano a vicenda il cosiddetto “ ID ” di prossimità mobile nella memoria locale del dispositivo. Questi “ identificatori ” vengono generati dalle chiavi della mostra temporanea e cambiano più volte all’ora e vengono generaticasualmente. Quando un utente risulta positivo al test SARS-CoV-2, ha la possibilità di caricare le sue recenti chiavi di esposizione temporanea su un server, sebbene ciò possa essere fatto solo con la convalida di un professionista sanitario. . L’app scarica periodicamente nuove chiavi di esposizione temporanea e le utilizza per ottenere credenziali di prossimità a rotazione degli utenti infetti. Successivamente li confronta con quelli presenti nella memoria del dispositivo e avvisa l’utente in caso di contatto rischioso.
Non utilizzare i dati sulla posizione GPSchiaramente, l’app non può dire dove sia avvenuto il contatto con un utente potenzialmente contagioso, né l’identità delle persone coinvolte. Come accennato per implementare la sua funzione di tracciamento dei contatti, Immuni sfrutta il framework di notifica dell’esposizione di Apple e Google. Infine, oltre alle chiavi di mostra temporanea, l’applicazione Immuni invia al server anche dati di analisi comprese le informazioni epidemiologiche e tecniche che vengono inviate al fine di aiutare il Servizio Sanitario Nazionale a fornire un’efficace assistenza agli utenti, ai sensi dell ‘art. 6.2.be 6.3 delDecreto Legge 28/2020.
L’app può essere scaricata su smartphone Android e iOS.Per dispositivi di nuova generazioneHUAWEI(e quindi anche HONOR) l’applicazione in arrivo e consentirà, come accade per gli altri due sistemi operativi, di seguire i punti positivi tramite i cosiddetti servizi HMS o HUAWEI. L’applicazione, sia essa Android, iOS e in futuro anche HUAWEI, dovrà essere scaricata direttamente dal sito ufficiale Immuni oppure da Google e Apple store, facendo attenzione in questo secondo caso a scaricare quella corretta. applicazione.
Abbiamo visto nella spiegazione dei dettagli tecnici dell’applicazione Immuni che su alcuni smartphone meno recenti non sarebbero adatti all’installazione dell’applicazione. Più precisamente ll’app può essere scaricata e installata su questi dispositivi:
- iOS:iPhone con versione iOS 13.5 o successiva. I modelli di iPhone che supportano iOS 13.5 sono iPhone 11, 11 Pro, 11 Pro Max, Xr, Xs, Xs Max, X, SE (2a generazione), 8, 8 Plus, 7, 7 Plus, 6s, 6s Inoltre, SE (prima generazione)
- Android:smartphone con Bluetooth Low Energy, Android versione 6 (Marshmallow, API 23) o successiva e Google Play Services versione 20.18.13 o successiva (per utilizzare Immuni sono necessarie tutte e tre le condizioni).
“Drogato di zombi. Studente. Organizzatore. Pensatore. Appassionato di Internet. Fanatico di alcol hardcore.”