Rottura nel bacino, game over. Il Giro d’Italia di Geraint Thomas, uno dei grandi eroi, si conclude mestamente in una stanza d’albergo, quando un esame più approfondito emette il verdetto che tutti temono, ma mai il ciclista vuole sentirlo (a cominciare da Remco Evenepoel, spezzato nel Giro di Lombardia): Impossibile tornare in sella verso Villafranca Tirrena, il Re Rosa di Galles perde gara al Tour 2018, Indossa una bottiglia a chilometri zero dalla Terza Fase alla vigilia della Quarta Fase.
Ora che abbiamo appreso la diagnosi, è sorprendente pensare che lunedì Thomas ha percorso 150 chilometri da Ina all’arrivo sull’Etna, doloroso e fratturato davvero, con Jana che è ancora vestita di rosa ma incapace di rimanere attaccata al gruppo dei migliori nell’ascesa di un vulcano. Una terribile pausa finale, che ha saltato regolarmente, sperando di poter riprendere la corsa. L’addio al capitano di Ineos, già costretto ad abbandonare il Giro 2017 dopo la caduta al Blockhaus, è un peccato per tutti: il Giro ha perso una bruttissima stella, e Nibali è un grande rivale delle montagne all’orizzonte. Purtroppo.
6 ottobre 2020 (modifica il 6 ottobre 2020 | 13:51)
© Riproduzione riservata
“Amichevole drogato di caffè. Professionista di viaggio. Fanatico di zombi. Piantagrane. Gamer. Analista. Specialista di pancetta. Scrittore.”