Potrei aver bisogno di una guida che spieghi come modificare le tabelle A-Buildings perché contengono errori o non riflettono più la situazione attuale. Ad esempio, perché l’Amarat ha diviso la sua proprietà in due parti Piatto O perché si sono sbagliati dall’inizio.
Solitamente la Tabella A è composta da più colonne perché alcune spese devono essere suddivise secondo criteri differenti. In effetti, questo è solo uno dei criteri con cui suddividere le spese. Poi ci sono altri criteri che si aggiungono a questo.
Ad esempio, le spese per ascensore sono divise a metà in base al millesimo e l’altra metà in proporzione all’altezza del piano dove si trova l’unità abitativa.
Per questo motivo, ad esempio, la Tabella A includerà una colonna denominata “Spese generali” e un’altra per “Costi dell’ascensore”. Colonne diverse perché i criteri per l’allocazione di tali spese sono diversi. Le spese generali verranno divise solo per il millesimo di proprietà. Quelle dell’ascensore, invece, secondo uno standard concorrente incidono sia sul millesimo che sull’altezza del pavimento.
Come modificare le mille tabelle in un condominio
Se il condominio ritiene che le tabelle utilizzate contengano errori, deve richiederne la modifica. Ovviamente, secondo la biografia dell’onere della prova che lo ha creato diritto civile, Dovrai dimostrare che c’è un errore.
La giurisprudenza ci fornisce un caso di studio degli errori che sono adatti per una richiesta di modifica delle tabelle e che non sono appropriati.
Ad esempio, l’errore deve essere riferito a errori oggettivamente verificabili, come affermato dalla Corte di Cassazione nella sentenza 25790 del 2016. Il chiarimento è importante perché nella redazione delle tabelle non vengono divulgati solo dati oggettivi, come l’ampliamento dell’appartamento. Rileva anche l’esposizione alla luce e al sole. La legge non specifica il peso di questi elementi, ma le operazioni sono scelte liberamente dal tecnico che disegna le tabelle stesse.
Pertanto, la Cassazione afferma che non è corretto chiedere una modifica delle tabelle solo perché il condominio ha l’impressione che l’esposizione al sole sia esagerata o sottovalutata. Non esiste un parametro specifico e quindi non si può affermare con certezza che ci sia stato un errore nella valutazione di questa componente.
È più facile richiedere una revisione delle tabelle perché c’è un errore nella stima delle dimensioni degli appartamenti. Questo è sicuramente un errore che può essere scoperto e misurato oggettivamente. Anche in questo caso, prima di imporre una spesa, disagio e possibile alterazione dei rapporti di potere tradizionalmente riscontrabili in quell’appartamento, il denunciante deve provare l’esistenza di un errore di misura. Ciò è confermato dalla Corte Suprema, ad esempio nella sentenza 21950 del 2013.
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