Il vertice a Palazzo Chigi tra i capi delegazione e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla manovra e sui provvedimenti da attuare in una nuova Dpcm anti-Covid è finita a tarda notte, intorno alle 4.30. Secondo fonti governative, il Dpcm potrebbe essere lanciato tra domenica e lunedì. Il governo sta valutando anche la possibilità di aggiungere alla manovra un decreto sulle misure anti-Covid, in particolare sul capitolo spese. Questa sarebbe una soluzione, spiegano ad Adnkronos fonti della maggioranza, “per sostenere i risparmi di spesa del 2020 rispetto al fabbisogno di spesa degli ultimi due mesi del 2020”. Al momento, si segnala, non sarebbe stata presa alcuna decisione e le indagini sono ancora in corso. Ad esempio, il provvedimento potrebbe comprendere l’estensione della CIG o le nuove regole per lo smart work nella PA, mentre non dovrebbero esserci interventi sul fronte delle fattispecie fiscali.
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Ristoranti
Una chiusura dei locali (ristoranti, bar, pub) tra le 22:00 e le 23:00, da modulare con la “massima tensione” nei fine settimana, potrebbe essere una delle misure contenute nel nuovo Dpcm con regole ancora più anti-Covid rigoroso. Nel governo, le sensibilità riguardo alle nuove disposizioni sarebbero diverse.
Sport amatoriali
Va anche discusso in coordinamento tra Governo (con i ministri Boccia e Speranza), Protezione civile, Regioni e Commissario Arcuri. Tra le nuove disposizioni potrebbe esserci un ulteriore inasprimento sugli sport di contatto amatoriali e su alcune attività fisiche (le palestre potrebbero essere trovate nel mirino) ma anche su parrucchieri, estetisti e saloni di bellezza; cinema e teatri; sale giochi e bingo.
Lavoro intelligente
Un’implementazione decisiva sembra probabile per il lavoro intelligente, fino al 70%. Le scuole dovrebbero tenersi fuori da queste nuove restrizioni, anche se il CTS avrebbe ricevuto indicazioni per un “papà” modulato, oltre che per orari scaglionati. Le disposizioni potrebbero essere più restrittive per le regioni a maggior rischio. Un nuovo blocco, esplicitamente escluso dal premier Conte, è fuori discussione. “Stiamo lavorando insieme sui trasporti. Serve un passo chiaro sullo smart work, direi che possiamo arrivare anche al 70-75% ”. Lo ha detto – da quanto si apprende – il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice governo-regioni. “Stiamo lavorando insieme sui trasporti. Serve un passo chiaro sullo smart work, direi che possiamo arrivare anche al 70-75% ”. Lo ha detto – da quanto si apprende – il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del vertice governo-regioni.
Ultimo aggiornamento: 12:32
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