Dal nostro corrispondente
Parigi – Il professore decapitato a scuola a Conflans, tranquilla cittadina residenziale non lontana da Parigi, ha preso sul serio il suo lavoro. Samuel Patti, all’età di quarantasette anni, sposato con un figlio, era un insegnante di storia e geografia oltre che di educazione civica e morale, e negli ultimi anni aveva già tenuto una lezione sulla libertà di parola e l’attacco a Charlie Hebdo. Alunni e genitori si incontrano davanti al Bois d’Aulne Prep, ricordandolo Uomo rispettoso, Che amava il suo mestiere e i suoi figli, dice Martial, 16 anni, che ha lavorato come insegnante negli ultimi anni. L’anno scorso ci hanno mostrato due cartoni animati di Maometto postati da Charlie Hebdo – dice affettuosamente una ragazza di 14 anni -. E questa volta gli piacque, presumendo tranquillamente che allo stesso tempo avrebbe tenuto una lezione di educazione civica sulla libertà di espressione Non voleva ferire o infastidire nessuno, quindi coloro che si sentivano a disagio non potevano venire e lasciare l’aula.. Ma lo ha detto con un tratto Tono delicato, Non per separarsi, ma per cercare il dialogo come ha sempre fatto. In effetti, nessuno è uscito. Quinto.Voleva spiegare i principi di RpubliquePoi tutti furono lasciati liberi di essere Charlie o no.
Molti ricordano la mostra dei disegni degli alunni su Libert, Egalit, Fraternit e Organizzato da Samuel Paty e ancora visibile sul sito della scuola media. È stato il professore con cui siamo stati in contatto più che mai anche durante il blocco – dice la madre del quattordicenne – e ha seguito i suoi figli anche a casa. E anche in quella difficile occasione è riuscito a essere rispettoso con tutti, mantenendo sempre il tono di chi non ha voluto imporre ma spiegare.
Quest’anno, invece, lunedì 5 ottobre si è tenuto il corso di educazione civica che il professor Patti ha tenuto Soprattutto ha scatenato le proteste del padre di uno studente di 13 anni, Chi ha pubblicato due video su Twitter e Youtube per espellere il bullo dalla scuola. Per suo conto, in base a quanto menzionato da sua figlia, L’insegnante chiedeva ai musulmani in classe di alzare la mano e invitarli ad andarsene. La ragazza è rimasta in classe, poi ha visto anche le due immagini: la copertina della rivista Charlie Hebdo pubblicata all’indomani dell’attacco del 7 gennaio 2015 (il titolo è tutto perdonato, con Maometto che regge uno striscione con la scritta Je suis Charlie), e un fumetto del fumettista Coco nel 2012, che Il profeta nudo è raffigurato a quattro zampe con una stella gialla che gli copre la schiena e le parole è nata una stella.
Ibrahim, il padre della bambina Zina, ha chiamato l’insegnante e l’indirizzo della scuola su Internet e ha invitato i bravi musulmani a mobilitarsi per dire basta.Poi è apparso nella scuola, fingendo di parlare con il direttore, ed è stato accompagnato da Abdel Hakim Sefrioui, membro del Consiglio degli imam di Francia, noto per le sue posizioni estremiste. Il padre e l’imam della ragazza sono tra le nove persone in arresto. Sorellastra dei genitori – Il procuratore generale per l’antiterrorismo Jean-Francois Ricard ha dichiarato – Ho raggiunto lo Stato Islamico in Siria Nel 2014 e da allora è ricercato. Quindi lo stesso Abraham denunciò Samuel Bate per aver mostrato materiale pedopornografico, e nei giorni seguenti il professore a sua volta sporse denuncia contro il padre della ragazza per diffamazione. Nei giorni scorsi l’insegnante aveva paura, era a conoscenza delle minacce di morte e c’era chi lo descriveva come un razzista.
Ma la lezione in sé non ha avuto lo stesso effetto sul figlio di Norden, come uno dei genitori riuniti davanti alla scuola, Musulmano. Questo professore era eccezionaleE mio figlio mi ha detto che non vuole affatto discriminare noi musulmani – come dice lui -. Chiese se qualcuno voleva per gentilezza, per rispetto, non creare un gruppo, e infatti mio figlio è rimasto in classe e non ci sono stati problemi. Una tragedia terrificante, questo insegnante era una brava persona che ha cercato di insegnare meglio a tutti i nostri figli.
Un tributo è organizzato da colleghi insegnanti e cittadini di tutta la Francia in memoria di Samuel Batey. L’Elysee è un omaggio ufficiale alla famiglia. Intanto Charlie Hebdo ha lanciato un appello per una manifestazione domenica alle 15 in piazza della Repubblica a Parigi, per commemorare l’assassinio del professore di intolleranza islamica.
17 ottobre 2020 (modifica il 17 ottobre 2020 | 18:11)
© Riproduzione riservata
“Fanatico della TV. Pensatore. Bacon ninja. Impossibile scrivere con i guantoni da boxe. Orgoglioso amante dei viaggi. Specialista del cibo.”