Nel difficile equilibrio tra la volontà di non soffocare ulteriormente l’economia già provata dalla prima ondata di virus e la necessità di tutelare la salute dei cittadini, i governi sembravano da giorni alla deriva sempre più verso la necessità di avvicinarsi a sentire la curva di contagio che sembra fuori controllo.
Spagna Prepararsi a decretare un nuovo stato di ansia potrebbe già aprire la strada all’inizio della settimana a un coprifuoco generalizzato in tutto il Paese, a seguito di quelli imposti in alcune regioni, compresa Madrid. Belgio, Che ha stabilito il nuovo record di oltre 15.000 casi in un solo giorno, prevedeva anche il coprifuoco a Bruxelles dalle 22 alle 6, come già deciso nei giorni scorsi in Vallonia. Le maschere sono state anche reimpegnate ovunque e le sale di intrattenimento, i teatri, i cinema e le palestre chiuderanno lunedì.
in un Bulgaria La capitale, Sofia, chiuderà club e discoteche per due settimane. laggiù PoloniaDove il presidente Andre Duda è risultato positivo al virus Covid-19, è entrato in un sistema semichiuso con la chiusura di ristoranti e scuole dal quarto semestre dell’ottavo grado, come già accaduto alle scuole medie e superiori. Ha anche imposto un divieto di riunione per gruppi di oltre cinque anni e ha invitato gli anziani di età superiore a 70 a rimanere a casa.
I vicini dell’Italia Nell’antico continente c’è anche chi guarda con preoccupazione allo stato di contagio italiano. La Slovenia ha incluso più della metà delle nostre regioni nella Lista Rossa che prevede un impegno di quarantena di dieci giorni per coloro che arrivano da lì nel paese, o un test negativo non più vecchio di 48 ore. Le regioni interessate sono Abruzzo, Valle d’Aosta, Campania, Emilia Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sardegna, Toscana, Umbria, Veneto e Provincia di Bolzano. I media locali hanno anche riferito che il confine con l’Italia sarà chiuso da lunedì, ma per ora tutti i valichi sono ancora aperti ai cittadini sloveni e italiani.
È anche un nuovo record per l’infezione FranciaDove il numero di partecipanti ha raggiunto 45.422 positivo rispetto a venerdì, e il tasso positivo è stato del 16%. Il numero di morti è diminuito in un giorno, 138 contro 184 il venerdì, e il numero di nuovi pazienti in terapia intensiva ha rallentato, raggiungendo 233 contro 300 il giorno precedente.
Nel frattempo, Repubblica Ceca Confermato come uno dei focolai più pericolosi della malattia in Europa, con oltre 15mila contagi e 126 morti al giorno: numeri impressionanti visto che la popolazione del Paese è la stessa della Lombardia, poco più di dieci milioni. Altri picchi sono stati segnalati in I BalcaniIn Bosnia, Serbia e Croazia.
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