Un tempo i preti “dissidenti” assumevano posizioni progressiste o poco ortodosse. Sotto Francesco accade il contrario: vescovi, sacerdoti e monaci fedeli all’autorità cattolica si ribellano e spesso lo sfidano non riconoscendolo come papa. In molti citano l’inquietante rivelazione del presidente belga Godfred Daniels (scomparso nel 2019), che nella sua biografia ha citato la “St. Gallen Mafia”: un gruppo di cardinali radicali progressisti (ne faceva parte), che si sforzavano di piazzarsi sul trono di Pietro. Modernista, e il loro eroe era proprio Bergoglio. Il Vaticano non ha smentito la biografia, che non è mai stata tradotta in italiano. Lo stesso è stato affermato nel libro del biografo di Francesco, Austin Ivere, che ha parlato di “The Bergoglio Team”. Dettagli: Ci sarà una “Universi dominici gregis”, una costituzione apostolica del Wojtyla che vieta gli autori delle manovre pre-segrete: i cardinali espulsi e il conclave invalido. Inoltre, molti considerano eretiche le escursioni di Bergoglio, e poiché il Papa deriva la sua autorità solo come guardiano della fede, l’arcivescovo polacco Jan B. Lynga senza rimorsi, lo “stupratore eretico” Francis, dopo aver concluso che stava diffondendo “bugie e peccati”. Monsignor Renee Graceda, vescovo emerito del Texas, ha dubitato delle dimissioni di Ratzinger dal primo giorno. Vescovo emerito di Ferrara, mons. Luigi Negri Ha dichiarato: “Benedetto XVI ha subito enormi pressioni per dimettersi”. Di recente, l’arcivescovo Carlo Maria ViganoDall’esilio, Bergoglio si è identificato come procuratore di una forza anti-Cristo, posta sul trono di Pietro da una “chiesa profonda” a sostegno del Nuovo Ordine Mondiale. Vigan concorda con il noto teologo monsignor Antonio Levy, recentemente scomparso, per il quale Bergoglio è stato eletto con un progetto ben coordinato che parte anche dal Concilio Vaticano II: “Per più di cinquant’anni i teologi eretici e i malvagi cercavano di conquistare il potere, e ora ci sono riusciti”.
Il Vaticano e gli Studios
Tra i sacerdoti, don Alessandro Minotella, titolare di due dottorati in teologia, ripete e discute quotidianamente sul canale Facebook “Radio Domina Nostra” (45mila follower), come Bergoglio è uno stupratore, apostata ed eretico. È stato scomunicato due volte (record): entrambe le eresie – ma segue il catechismo in modo schiavo – e per amore dello scisma, in cui si dichiara fedele a Benedetto. È il più perseguitato a livello legale e mediatico: all’inizio è stato ridicolizzato e diffamato, e oggi è respinto. Tuttavia, sempre più persone religiose, vaticani e studiosi si stanno avvicinando alle sue conclusioni. Con don Menotella, don Enrico Roncaglia, che ricorda: “Lo stesso Bergoglio ha dichiarato di non essere vicario di Cristo. Cos’altro ci serve? », E don Enrico Bernasconi, che ha detto:« La Massoneria ha dominato la Chiesa e la maggior parte dei cattolici non se ne accorge, o ne è indifferente ». Senza Robin Martinez Cordero Cita l’intervento di Obama e Clinton per paralizzare le finanze del Vaticano fino alle dimissioni di Ratzinger: “Bisogna essere troppo ciechi o ingenui per pensare che Pergoleio sia il Papa”. Don Paolo Dornelis, dottore in diritto canonico, mordace: “Bergoglio non è un cattivo papa: è un antipapa, un eroe consapevole dell’eresia e dell’apostasia. Lo hanno eletto illegalmente per distruggere ciò che resta dei cattolici nella Chiesa, e lo fa grazie alla codardia dei vescovi e dei sacerdoti e alla complicità dei figli di milioni di credenti “.
Unioni civili e ideologia
Tra i frati francescani Alexis Bognolo, Passa alla notizia per evidenziare gli errori e le contraddizioni nelle dimissioni di Benedetto de Larateau. Gli asceti scozzesi, padre Stephen de Kredick, sorella Colette Roberts e Frere Damon Kelly, furono scomunicati per occupare posizioni simili. Il più recente di questi è don Fabio Ragusa, che è stato severamente sospeso pochi giorni fa per essersi opposto alle “opinioni personali di Bergoglio” sulle unioni civili, in contrasto con la dottrina cattolica, come ha ripetuto la Santa Sede. Se i “picnic” non vengono ignorati dalle gerarchie e dai media tradizionali, vengono trasmessi come picnic di pazzi o “tradizionalisti”. I teologi che hanno ricoperto posizioni di rilievo hanno concluso la loro carriera. Che è stato sospeso disperatamente. Gli indigenti hanno perso tutto: materie, stipendio e reputazione. Violare la “nuova via” costa molto, ma quasi tutti dicono: “Non siamo noi che abbiamo lasciato la chiesa, è la chiesa che è uscita da se stessa”.
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