Stefan Winkelmann sostituirà Stefano Domenicali come amministratore delegato di Lamborghini a partire dal 1 dicembre e diventerà il nuovo presidente della Formula 1, il ruolo più importante nel circo. Oggi sarà ufficializzato il passaggio di consegne, per Winkelmann, si tratta di un ritorno al marchio Sant’Agata Bolognese, uno dei dodici marchi del Gruppo Volkswagen, che era già alla guida dal 2005 al 2016, prima di passare ad Audi e Bugatti. Un’alternativa è in linea con le recenti dichiarazioni dell’amministratore delegato del colosso tedesco, Herbert Deiss, che si è espresso il giorno successivo così: Stiamo lavorando alla nostra struttura giuridica italiana, che sono Lamborghini, Ducati e Italdesign. Può significare accelerare un processo accidentale, l’offerta porterà alla quotazione in borsa. Deiss ha inoltre specificato che per gestire al meglio l’auto abbiamo bisogno del nostro sistema operativo, e non intendiamo affidare la mente dell’auto a nessuno, vogliamo avere caratteristiche gestionali, che sarà la sfida che dovremo affrontare nei prossimi dieci anni. L’investimento prevede 73 miliardi per l’elettricità, la guida autonoma e la digitalizzazione delle autonomia, circa il 50% dei 150 miliardi previsti per i prossimi cinque anni. Un programma che semplificherà il nostro scopo. Un attacco lanciato appositamente contro Tesla, il marchio americano che mi sta creando così tanti guai, che in realtà ha anticipato lo sviluppo di un’ammiraglia Audi, 100% elettrica, attualmente chiamata Landjet, che ha portato alla creazione della sua divisione Artemis, appositamente dedicata a, futuro avversario
Tesla Model S.
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