I nuovi venti di guerra in Medio Oriente. Nelle prime ore del mattino di mercoledì 18 novembre, l’agenzia di stampa Sanaa ha pubblicato la notizia di un attacco aereo israeliano alla Siria. Secondo quanto riferito da fonti militari, il sistema di difesa aerea di Damasco ha cercato di contrastare il raid, che ha ucciso tre soldati e ferito molti altri.
Due ore dopo, un portavoce delle forze israeliane ha confermato l’attacco, spiegando che i missili avevano colpito un sito militare controllato congiuntamente dalle forze siriane e iraniane. Il raid è stato effettuato dopo che le forze di Tel Aviv hanno scoperto bombe sul ciglio della strada lungo il confine. Secondo l’intelligence israeliana, le bombe sono state piazzate da un commando siriano guidato da addestratori militari iraniani. Da qui la decisione di bombardare il sito bombardato, dove erano immagazzinati i materiali bellici e dove – secondo un portavoce dell’esercito israeliano – stanno lavorando anche i soldati iraniani. Il provvedimento è arrivato in un momento di grande tensione, dopo che il New York Times l’ha svelato nei giorni scorsi L’intenzione del presidente Donald Trump (ora tornata) di attaccare l’Iran in questa delicata fase politica americana, Anche prima che la questione della transizione venga risolta, questo dovrebbe portare Joe Biden, il presidente eletto, alla Casa Bianca.
18 novembre 2020 (modifica il 18 novembre 2020 | 04:45)
© Riproduzione riservata
“Fanatico della TV. Pensatore. Bacon ninja. Impossibile scrivere con i guantoni da boxe. Orgoglioso amante dei viaggi. Specialista del cibo.”