Un team di ricercatori dell’Università della California, Riverside, ha scoperto una reazione chimica irritante che può verificarsi nei tubi attraverso i quali l’acqua raggiunge le nostre case. Una volta che questi tubi di ferro sono arrugginiti, possono, secondo i ricercatori, interagire con i resti di alcuni disinfettanti che sono normalmente collocati nei sistemi di distribuzione dell’acqua potabile. Questa reazione potrebbe provocare il cromo esavalente, che è un cancerogeno che può creare mutazioni genetiche nelle cellule.
Tracce di cromo nell’acqua potabile: forte sospetto
Il professore di ingegneria chimica e ambientale del Marlan College e Rosemary Burns of Engineering della suddetta università, Haizhu Liu, ha avviato questo studio con l’aiuto del suo studente, Cheng Tan, e del ricercatore post-dottorato, Sumant Avasarala, perché aveva da tempo un forte sospetto che gli effetti del cromo potessero essere A volte si trova nell’acqua potabile può derivare da reazioni chimiche tra il cromo prodotto attraverso la corrosione del ferro nei tubi e i disinfettanti introdotti nell’acqua potabile.
Reazione chimica tra tubi di cromo e acido ipocloroso
Quindi raschia via la ruggine da alcuni di questi tubi arrugginiti e trasformala in polvere. Quindi ha condotto l’analisi per capire la quantità e il tipo di cromo contenuto nella polvere. Hanno quindi messo questa polvere in acido ipocloroso, che è una forma di cloro utilizzata negli impianti di trattamento dell’acqua potabile e nei sistemi di discussione dell’acqua potabile.
I ricercatori sono rimasti sorpresi nello scoprire che il cromo ineguale nei tubi arrugginiti si stava trasformando nella sua forma tossica: l’esavalente.
Non utilizzare tubi con livelli elevati di cromo
“Queste nuove scoperte cambiano la nostra saggezza tradizionale sul controllo del cromo esavalente nell’acqua potabile e sottolineano l’importanza di gestire le infrastrutture di distribuzione dell’acqua potabile per controllare le sostanze tossiche nell’acqua del rubinetto”, spiega Liu.
Nello studio, i ricercatori hanno raccomandato un minor utilizzo di tubi con alti livelli di leghe di cromo e l’uso di disinfettanti meno reattivi al cromo stesso, come la monocloramina, per disinfettare l’acqua potabile.
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