Azzurri sotto controllo e senza gli indisponibili Insigne, Mertens e Osimhen: la squadra di Inzaghi apre le marcature con un bel colpo di testa di Scarpa d’Oro al 9 ‘, raddoppiando la sicurezza nella ripresa. Calcio alla caviglia per Lozano, esce con le braccia
Lazio chirurgica, apatica e vertiginosa Napoli. Si chiude così con la netta e meritata vittoria dei padroni di casa la sera del posticipo della tredicesima giornata di Serie A. La Lazio torna al successo all’Olimpico dopo quasi due mesi (ultima e unica vittoria casalinga in scudetto contro il Bologna il 25 ottobre). E più in generale, la squadra di Inzaghi è ancora una volta convincente e per la prima volta in questo campionato ne ha battuta una grande. Per il Napoli, invece, una serata da dimenticare. La squadra di Gattuso è troppo influenzata dalle assenze di Mertens, Insigne e Osimhen, passa subito e non reagisce. Un passaggio vuoto che sicuramente non piacerà al suo allenatore.
sblocca Ciro
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Significative assenze da entrambe le parti. Inzaghi non può disporre di Leiva, Fares, Parolo e Correa. E a loro si aggiunge nel pre-partita Acerbi che, in fase di riscaldamento, sente ancora dolori al muscolo appena infortunato e preferisce non giocare. Nonostante le assenze, però, la Lazio è partita bene. L’approccio biancoceleste è volontario, mentre il Napoli tarda a trovare le giuste misure sul campo. I padroni di casa ne approfittano quindi per mettere subito la freccia. Il gol che sblocca la partita arriva al 9 ‘grazie al solito Immobile che, al centro di Marusic, anticipa Maksimovic e lo mette di testa. Qualche minuto prima l’attaccante aveva già centrato il gol con un bel tiro al centro di Lazzari. La squadra di Inzaghi insiste e sfiora il raddoppio anche con Luiz Felipe che, da buona posizione, passa il pallone sopra la traversa. Dopo un quarto d’ora, però, la musica cambia. Il Napoli, un passo alla volta, prende il controllo delle operazioni a centrocampo e diventa minaccioso di Reina. Il portiere, grande ex del match, salva il vantaggio con due ottimi interventi prima su Fabian Ruiz, poi su Zielinski. La squadra di casa però non si limita a guardare, lascia l’iniziativa agli ospiti e poi prova a ripartire. In uno di loro, Caicedo è molto vicino alla classifica.
Luis chiude
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Lo scenario non cambia nel secondo tempo. Il Napoli, che deve rientrare, tiene l’iniziativa e la Lazio gioca un tocco. Solo che, rispetto alla seconda parte della prima frazione, la squadra di casa è molto più intelligente. Non dà quasi nulla ed è letale nei riavvii. In particolare con quello che al 10 ‘gli permette di andare sul 2-0. Escalante recupera palla in mezzo al campo, smonta subito per Immobile che si affida a Luis Alberto che mette su Ospina. Per il Napoli è un duro colpo da digerire e infatti la squadra di Gattuso non si alza in piedi. Il tecnico cerca di rianimarlo con le modifiche. Entrano Elmas, Manolas, Lobotka, Ghoulam e Malcuit Ma l’inerzia del gioco non cambia. Con il passare dei minuti la Lazio migliora sempre più il controllo e rischia di diffondersi. I cambiamenti di Inzaghi sono conservazione. Dentro Muriqi (sulla via del ritorno), poi Cataldi, Pereira, Patric e Akpa Akpro. Ed è Pereira nel finale che sfiora il 3-0. Sarebbe stata una punizione eccessiva per il Napoli.
20 dicembre 2020 (modifica il 20 dicembre 2020 | 23:01)
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