Sabato, Papa Francesco ha fatto una visita a sorpresa a casa di Edith Brock, sopravvissuta e autrice dell’Olocausto nazista di origine ungherese, e ha reso omaggio a tutti coloro che sono stati uccisi dalla “follia” dei nazisti.
Brook, 89 anni, che vive a Roma, è nata in una povera famiglia ebrea e ha trascorso del tempo in una serie di campi di concentramento, perdendo suo padre, sua madre e suo fratello. Un portavoce del Vaticano, che ha annunciato la visita al termine, ha detto che i due hanno parlato del tempo che ha trascorso nei campi e dell’importanza di educare le generazioni future su quanto accaduto.
Il Vaticano ha citato il Papa dicendo a Brooke: “Sono venuto qui per ringraziarti della tua testimonianza e per commemorare le persone che furono martirizzate a causa della follia del populismo nazista”. Brock, che vive in Italia da decenni e scrive in italiano, aveva circa 13 anni quando è stata trasferita ad Auschwitz nella Polonia occupata dai tedeschi con la sua famiglia.
Sua madre morì lì e suo padre morì a Dachau, in Germania, da dove furono successivamente trasferiti. Mentre si trovava a Dachau, ha scavato trincee e posto travi ferroviarie (travi), come ha recentemente dichiarato al quotidiano vaticano L’Osservatore Romano. In seguito ha trascorso del tempo a Christianstadt, un sottocampo del più grande campo di Gross-Rosen. Alla fine finì a Bergen-Belsen, dove fu liberato dagli Alleati nel 1945.
I nazisti ei loro alleati uccisero circa 6 milioni di ebrei e altri nell’Europa occupata dai tedeschi. Più di un milione di persone, la maggior parte ebrei, furono uccise nel campo di Auschwitz nel sud della Polonia, che fu liberato dalle forze sovietiche il 27 gennaio 1945. La stragrande maggioranza di loro fu gasata a morte.
Il Papa, che raramente lascia il Vaticano per visite private, ha trascorso circa un’ora con Brooke, che ha scritto romanzi, commedie e diretto film. Il mese scorso in occasione della Giornata della Memoria dell’Olocausto, il Papa, che ha visitato Auschwitz nel 2016, ha esortato le persone a monitorare da vicino l’estremismo ideologico, perché “queste cose possono accadere di nuovo”.
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