Il 9 ottobre l’attaccante del Nizza era a Bari. Dopo essere sbarcato a Lampedusa il 20 settembre, insieme a un gruppo di altri migranti che erano su una barca, è stato trasferito al centro di identificazione e fotografato dalla polizia. Per questo la polizia e i servizi segreti stanno ripercorrendo le tappe del viaggio che lo ha portato in Costa Azzurra. E soprattutto, controllano perché non sia stato trattenuto al centro di identificazione in attesa del rimpatrio. Nella sua tasca hanno trovato un foglio rilasciato dalla Croce Rossa italiana ed è il documento che ha permesso agli investigatori francesi di identificarlo.
Attualmente è noto che Aouissaoui Bahrain è nata in Tunisia il 29 marzo 1999 ed è arrivata in Italia all’inizio di ottobre.. sbarcato sull’isola, bloccato grazie ai controlli e portato in Puglia per le procedure di identificazione dei cittadini di paesi terzi. Dopo la foto-segnalazione effettuata a Bari, è stata inserita nei terminal per ingresso abusivo nel territorio nazionale. Nei confronti di Brahim Aoussaoui era stato emesso un decreto di rigetto del prefetto di Bari accompagnato da un ordine del commissario di lasciare l’Italia entro sette giorni e il suo trasferimento in uno dei centri di rimpatrio non fu ordinato come se fosse rapporti.
La notizia del passaggio dell’attaccante dall’Italia ha subito scatenato una polemica politica. Se lo sbarco a Lampedusa a settembre, il passaggio di Bari poi sono confermati il volo per l’attentatore di Nizza, chiediamo le dimissioni del ministro dell’Interno Lamorgese, capo della Lega Matteo Salvini. Di Giorgio Mul, deputato di Forza Italia, è l’ennesimo terrorista che usa il nostro Paese come primo luogo di sbarco per compiere gesti orribili come quello di Nizza dovrebbe farci sicuramente pensare a un governo che ha abbassato la bandiera della sicurezza a favore di un’accoglienza incontrollata, smascherando il nostro paese è in pericolo inimmaginabile. Per il capo dei Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, se questa notizia venisse confermata, sarebbe di una gravità senza precedenti e metterebbe la nostra nazione a rischio di isolamento. Prova a smorzarlo Pietro Bartolo, medico di Lampedusa da anni e ora eurodeputato: Non puoi fare un fascio di tutta l’erba e non puoi dire che tutti quelli che passano per Lampedusa sono terroristi, ma se ci sono mele marce, quelle mele marce dovrebbero essere cacciate via prima di farle. sarebbero necessari danni e controlli più attenti.
29 ottobre 2020 (modifica il 29 ottobre 2020 | 19:16)
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