Di Roma è un record: 148 infettati da Covid in un giorno, mai così tanti, in 24 ore, dal momento che ilepidemia. E i pazienti più gravi, quelli ricoverati, continuano ad aumentare: ieri a Lazio ha raggiunto i 544, numeri che non si vedevano dal 2 giugno, quando la “fase 3” non era ancora iniziata. “C’è preoccupazione, anche se ce lo aspettavamo”, ammette il presidente dell’Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi.
LEGGI ANCHE Covid Lazio, bollettino 24 settembre: 230 nuovi casi (148 a Roma) e zero morti
Poiché i bollettini, come ci si potrebbe aspettare, continueranno a peggiorare nelle prossime settimane, spiega il capo camice bianco della capitale, “ora è essenziale dare la massima copertura al vaccino regolare, quello contro l’influenza “. Il motivo è facile da indovinare: il Covid-19 e il virus stagionale mostrano sintomi molto simili. Febbre, tosse. Ecco perché è fondamentale ridurre al minimo le infezioni, anche con l’influenza. Dobbiamo impedire che il sistema sanitario venga inghiottito, con decine di migliaia di casi sospetti da testare, monitorare e mettere in quarantena.
Non dovrebbero essere necessarie campagne pubblicitarie speciali per convincere le persone a prendere il vaccino regolare: “Abbiamo richieste tra l’80 e il 90% dei pazienti, mentre normalmente non si supera il 50%”, afferma Pier Luigi Bartoletti , il Segretario Romano della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale). Sono già in preparazione studi per velocizzare la somministrazione delle dosi: molte di esse rimarranno aperte nei fine settimana, sabato e domenica, mentre altre stanno reclutando spazi aperti più ampi per “sessioni di vaccinazione”, spiega il federazione. A Torpignattara, uno studio medico di via Bufalini ha preso accordi con un oratorio per consentire a decine di pazienti di iniettare il vaccino, senza creare folla nei corridoi.
Covid Italia, bollettino 24 settembre: 1.786 nuovi contagi, 23 morti, 10 in Lombardia. Veneto e Lazio in testa
La situazione in Italia secondo il bollettino del 24 settembre 2020. I nuovi registrati nelle ultime 24 ore sono 1786, i morti nelle ultime 24 ore sono 23 (il totale quindi ammonta a 35 781). I positivi attualmente sono 46.780 (+666), quelli recuperati dall’inizio dell’epidemia 221.762 (+1 097).
“I medici hanno già ricevuto richieste di appuntamenti per la metà del mese – riprende il presidente dell’Ordine, i Magi – Sarà data priorità al personale sanitario e agli over 65”. Categoria per la quale è obbligatorio il vaccino antinfluenzale, come prescritto da Pisana.
NELLE PIAZZOLE
La Regione ha distribuito ieri le prime 329mila dosi ad Asl Roma 1 (centro storico, San Lorenzo, Monte Sacro, Ottavia, Cassia) e Roma 2 (Tiburtino, Prenestino, Appio-Tuscolano, Garbatella, Tor Bella Monaca) e in dalla provincia all’Asl Roma 6 (da Anzio a Frascati, da Pomezia a Velletri), oltre alle aziende sanitarie di Viterbo e Latina. Entro il 1 ° ottobre verranno consegnate 700.000 scorte aggiuntive. Per ricevere il vaccino sarà anche possibile utilizzare il drive-in sanitario, il terreno dove oggi si reca la gente per sottoporsi al prelievo Covid, allestito in parchi e ospedali. Il progetto è già allo studio della Sanità regionale, dovrebbe essere attivato entro poche settimane.
ESAMI
Per seguire l’evoluzione del virus nei prossimi mesi, la Regione punta sui test nelle scuole. Tamponi nasofaringei rapidi per licei e scuole superiori (ieri la prima esperienza, al liceo Vian di Anguillara, tutti negativi). E i test della saliva, molto meno invasivi, negli asili e nelle scuole elementari. Ieri l’Istituto Spallanzani ha parlato di questo secondo tipo di esame. Attraverso l’aspirazione della saliva i test che permettono una diagnosi ultrarapida, in pochi minuti, tramite schede o “saponette”, mentre l’esperimento che prevede piuttosto l’esame di ogni campione in laboratorio, con più tempi lungo, è stato approvato.
“I test di laboratorio sono precisi, più semplici e veloci dei test molecolari”, ha spiegato la direzione del laboratorio di virologia dello Spallanzani, mentre sono più indicati i test “cosiddetti” rapidi “, detti anche test del” sapone “. per altre applicazioni “. Si parla sempre di test salivari, diversi dai campioni “rapidi”, presi ad esempio in aeroporto, che danno il risultato in pochi minuti, ma richiedono comunque che il bastoncino tocchi bocca e naso. Per questi, ha ribadito l’Istituto Nazionale delle Malattie Infettive, non c’è problema di affidabilità.
Ultimo aggiornamento: 25 settembre, 00:25
© RIPRODUZIONE RISERVATA
“Drogato di zombi. Studente. Organizzatore. Pensatore. Appassionato di Internet. Fanatico di alcol hardcore.”