C’è grande interesse per il cashback, che è il sistema di rimborso governativo ottenuto dalle spese effettuate tramite bancomat, carte di credito e altri strumenti di pagamento digitali (ma non limitati a Satispay, BancoPosta o Poste Pay). Secondo i numeri di Palazzo Chigi, a pochi giorni dal Natale, il 22 dicembre, il numero degli abbonati al programma è salito a 5,4 milioni con 8,7 milioni di sistemi di pagamento attivati e 24,4 milioni di transazioni processate e acquisite. Al sistema.
L’iniziativa, iniziata l’8 dicembre, in questo mese si è concretizzata in un “extra Christmas cashback”, un incentivo potenziato volto ad aumentare l’attività di shopping natalizio e ad affermare la novità tra i consumatori. L’importo massimo del rimborso raggiungibile con la partecipazione al programma, che è di 150 euro, è ottenibile tramite transazioni di moneta elettronica fino al 31 dicembre.
Una volta a regime, ovvero dal 1 gennaio 2023, questo bonus potrà essere sommato alle spese pagate nel corso dei sei mesi. Quindi ci vorrà più tempo per ottenere lo sconto di € 150 (minimo 15 transazioni mentre questo mese 10 sono sufficienti). I numeri totali verranno pagati direttamente sul conto corrente dell’utente registrato, due mesi dopo la chiusura del programma. Ciò significa che i fondi arriveranno a febbraio per il periodo di dicembre e alla fine di settembre per la prima metà del 2023.
Metodi di pagamento e critiche ai negozi
Viene riconosciuto un rimborso del 10% per tutti gli acquisti in negozio. Non solo. Anche i pagamenti ai lavoratori autonomi, quali idraulici, medici e taxi, purché effettuati tramite modalità di pagamento autorizzate (come Satispay) e tramite un dispositivo di accettazione fisica, come Pos, che permette di partecipare ad un’iniziativa e quindi convenzionato con PagoPa. Sono invece esclusi tutti gli acquisti effettuati online.
Poi c’è una serie di transazioni ripetute che contribuiscono alla ricompensa che pochi conoscono. È il caso del pagamento della tassa automobilistica e delle responsabilità del veicolo.
Sono disponibili report di consumatori direttamente in vetrina. Molti commercianti bloccano i cashback rifiutando di accettare pagamenti con carta. Lo riporta Consumerismo No Profit, associazione di consumatori che registra le proteste dei cittadini di tutta Italia. “Notiamo il numero di commercianti e gestori di spazi pubblici, al momento del pagamento da parte dei loro clienti, che rifiutano di accettare carte e bancomat, a causa delle commissioni di cambio loro imposte – spiega l’associazione -. In particolare, gli ostacoli maggiori si incontrano nelle piccole transazioni (ad esempio caffè al bar). O acquisti per pochi euro), in cui molti esercenti chiedono ai clienti di pagare in contanti, oppure affermano che i punti vendita sono temporaneamente inagibili, ma in alcuni casi si sono spinti fino a suggerire piccoli sconti sui prezzi per scoraggiare l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronici.
Una pratica che di fatto distrugge il cashback e limita il diritto degli utenti di accedere ai rimborsi previsti dal programma governativo, eliminando anche l’evasione fiscale. “Chiediamo al governo di monitorare il comportamento dei commercianti e di posticipare il cashback aggiuntivo per Natale al 6 gennaio, tenendo conto delle restrizioni in atto associate a Covid e delle carenze registrate lo scorso 8 dicembre in prossimità dell’inizio del programma, che ha subito un rallentamento. Con la forza delle adesioni dei consumatori. Ricordiamo inoltre ai cittadini che lo è Con la carta è anche possibile pagare il bollo auto e le polizze RC, ottenendo così un risarcimento fino a 15 euro »- conclude Luigi Gabriel, Presidente di Consumerismo No Profit.
Sconto su strada e bollo auto
Va ricordato che i pagamenti online non contribuiscono alla formazione della ricompensa. Per la tassa automobilistica, che molti ora pagano sul web, per ottenere uno sconto del 10% di rimborso, il pagamento deve essere effettuato tramite i servizi Aci sull’app IO. L’applicazione ha una sezione dedicata a queste spese. Il bonus si guadagna anche pagando in tabaccherie o negozi convenzionati, l’importante è effettuare la transazione con moneta elettronica. Ciò consentirà di risparmiare 15 € su una spesa ricorrente per l’auto.