CERVINIA. L’occhio elettronico della webcam immortala quello che sembra un raduno di diverse centinaia di persone in una piazza innevata in attesa della seggiovia. Le immagini diventano oggetto di passaparola e dopo qualche giorno questa stessa webcam rimane accesa, ma con una sorprendente pennellata di pixel grigi ben posizionati, impedendoci di vedere i movimenti sulla piazza. Si svolge a Cervinia, nella Valle d’Aosta Valtournenche, una delle regine delle località sciistiche italiane già finita nella tempesta quando, a fine ottobre, ha dato il via alla stagione – poi subito chiusa – in una folle giornata di code. in attesa e affollato.
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Il presunto nuovo “incidente stradale” risale a quasi una settimana e può essere ricostruito attraverso le immagini di un servizio di webcam panoramica in grado di mostrare, tutti i giorni dalle 7:30 alle 17:00, l’intera area di Cervinia, con una visione a 360 gradi, in pochi click tramite PC o smartphone. Alla scoperta delle immagini del 3 dicembre – dove peraltro la Valle d’Aosta era ancora la zona rossa – l’attenzione si ferma, in particolare, alla partenza della seggiovia Plan Maison, a quota 2.500 metri . Fino alle 8:20 del mattino, con il sole nascente che dipinge d’oro la neve della montagna, non si vede nessuno. Ma poi qualcosa inizia a muoversi. Alle 8:30 si notano almeno due gruppi, ben distanziati ma ciascuno composto da poche decine di persone nelle vicinanze. Dieci minuti dopo, i due gruppi diventano una specie di serpente che alle dieci meno nove torna a dividersi in due frazioni, peraltro sempre più numerose. Quella più vicina alla partenza della seggiovia, in particolare, è talmente fitta da apparire come un’unica macchia scura sulla neve. Tra le 9:00 e le 9:10, quando il sole è completamente sorto e illumina la piazza, ci sono almeno 300 persone. La folla in dribbling e drabbing sale sulla seggiovia e ci vorrà fino alle 9:50 per non far vedere nessuno in piazza.
Ciò che è ancora più sorprendente, tuttavia, è ciò che accade due giorni dopo. La mattina di sabato 5 dicembre, questa stessa webcam panoramica inizia a comportarsi almeno in modo anomalo: si vede tutto, tranne la partenza della seggiovia Plan Maison, letteralmente cancellata da quella che gli esperti di fotoritocco chiamano “pixelation”, si ovvero mascherare una parte di un’immagine, come quella utilizzata per rendere irriconoscibili i volti. Da questo momento ogni movimento sul piazzale della seggiovia è nascosto.
“Sinceramente non so di cosa parli” è la prima reazione di Matteo Zanetti, presidente e amministratore di Cervino spa, la società che gestisce gli stabilimenti non solo di Breuil-Cervinia e Valtournenche ma anche di Chamois e Torgnon. “Per noi – dice Zanetti – non c’è raduno. Stiamo esaminando l’intera area e ne siamo sicuri. Se c’erano persone alla partenza della seggiovia, erano atleti, dato che si allenano con noi “secondo quanto previsto dal dpcm del 3 novembre”. Certo, sono tanti, addirittura 600- 700. Ma ci tengo a sottolineare che ogni sera ci viene inviata una lista di persone che arriveranno al mattino e scaglioniamo i gruppi per le partenze. Quindi non so se l’impianto ha avuto problemi quel giorno “. E sulla webcam che rimanda le immagini modificate, risponde: “Per quanto ne so, c’è una telecamera diretta a Plan Maison che è stata spenta perché il vento la faceva tremare”. Ma la webcam no. non disattivato, mostra solo immagini parziali: “Non so cosa dire, controlleremo. Cado dal pero e mi sembra che tu voglia scavare nei guai. Abbiamo lavorato 40 giorni per far funzionare tutto al meglio possibile e forse c’è un tentativo di sfruttamento ”. –
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