(ANSA) – LONDRA, 10 SETTEMBRE – La decisione del governo britannico di Boris Johnson di attuare un disegno di legge – contestato da Ue e opposizione britannica – che mira a tutelare il mercato interno britannico dopo la Brexit anche in prezzo di una revisione di alcuni punti dell’accordo di recesso già concluso con Bruxelles, in particolare sul protocollo firmato per garantire l’apertura del confine tra Irlanda e Irlanda del Nord, innesca una guerra con l’Unione Europeo. La Gran Bretagna rivendica poteri sovrani nel suo parlamento.
Bruxelles risponde con un ultimatum: ritirare il disegno di legge entro la fine di settembre o lo shock della Brexit andrà in tribunale. La risposta negativa del ministro britannico Michael Gove è stata secca: “non ritireremo la legge contestata”.
Il capo negoziatore Barnier e il commissario per l’Economia Gentiloni chiedono al Regno Unito di dare prova di sé.
“La fiducia reciproca è necessaria, dice Barnier, altrimenti l’Ue sarà pronta per tutti gli scenari possibili”. Anche un accordo con conseguenze potenzialmente dannose. (MANIPOLARE).
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