All’inizio era gratuito – Sono Compressore Sono stazioni di ricarica per veicoli elettrici create da Tesla Ad uso esclusivo dei propri clienti. Situato in punti strategici lungo le principali strade autostradali, garantisce un rifornimento veloce (fino a 250 kW) e rappresenta un notevole vantaggio competitivo per l’azienda americana rispetto ai suoi concorrenti. Le forniture in Italia erano più uniche che rare, perché Tesla, per problemi burocratici, non era in grado di fatturare l’elettricità nel nostro Paese. Almeno per ora: in realtà da oggi 13 ottobre per tutti i clienti italiani Tesla Chi vorrebbe utilizzare Superchargers, pagherà 0,31 EUR per chilowattora.
Tassa di lavoro – Le novità, però, non si fermano qui. laggiù Tesla Offre ancheTasso di occupazioneLo stesso vale per le auto che, una volta a pieno carico, si fermano allo stand Compressore Se almeno la metà delle stazioni è occupata. Questa “multa” viene attivata 5 minuti dopo la fine della sessione di ricarica (quindi se il veicolo viene trasportato entro 5 minuti, non ci sarà alcun addebito) e ha costi diversi a seconda dello stato di occupazione dei punti di ricarica: 0.40 € al minuto Se il 50% delle bancarelle è occupata e € 0,80 al minuto se tutte le bancarelle sono occupate. Tesla, dunque, allinea l’Italia ad altri Paesi, cercando di punire gli utenti maleducati che si fermano nel tempo a causa della ricarica, esacerbando l’erogazione del servizio perché in realtà non consentono ad altri di usufruirne.
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