Arriva Moderna
Dei quasi 300 vaccini prodotti a tempo di record, basati su varie piattaforme, due hanno ricevuto l’autorizzazione dalla FDA: sono registrati. Pfizer Bionic e moderno. L’anno prossimo le dosi fissate dagli accordi centrali della Commissione Europea arriveranno in Italia, per un totale di oltre 202 milioni, proporzionale alla popolazione. Pfizer-Biontech prevede di spedire due volte a settimana, per raggiungere un totale di 26 milioni di dosi. Il piano di vaccinazione è flessibile e sarà determinato in base alla disponibilità di fiale già consegnate. Nel primo trimestre sarà completata la campagna di prevenzione per consentire agli operatori sanitari di raggiungere gli ospedali senza Covid. Poi i lavoratori e gli ospiti degli alloggi per anziani, che sono stati esposti nella prima e nella seconda ondata al rischio di un focolaio della malattia. Tra l’una e l’altra 1,9 milioni di persone.
11 milioni di dosi
Il 6 gennaio l’EMA dovrebbe dare il via libera, sempre secondo le procedure di emergenza, al vaccino americano Moderna, basato sulla stessa tecnologia del concorrente: richiede una temperatura inferiore a 20 gradi anziché 70 gradi, e può essere più facile da controllare. Sono previste circa 11 milioni di dosi. Nel frattempo, la campagna di immunizzazione continuerà a includere pazienti affetti da malattie croniche (7,4 milioni) e anziani con più di 80 anni (4,4 milioni), seguiti da 60-79 anni (13,4 milioni). Questa fase è soggetta a disponibilità da marzo all’estate. Ci saranno centri di vaccinazione a marchio Primula (1500) e unità mobili per tornare a casa per chi non può muoversi.
AstraZeneca Times
Questa fase è correlata aIl risultato atteso del vaccino AstraZenecaSviluppato in parte dall’IRBM di Pomezia, da cui dovrebbe arrivare la maggior quantità, oltre 40 milioni di dosi. Dopo risultati molto promettenti (i dati sono stati pubblicati per la prima volta a luglio), l’azienda anglo-svedese ha dovuto affrontare una battuta d’arresto nella dose utilizzata nella sperimentazione. Ieri in un’intervista a Volte L’amministratore delegato di una multinazionale ha annunciato che la British Medicines Agency potrebbe effettivamente concedere il mandato questa settimana. Poi l’EMA ha controllato. Il resto delle dosi per l’Italia proviene da Janssen (i primi dati stanno appena iniziando a essere valutati da Ema), Sanofi-GSK (in ritardo, pronto non prima della fine del 2023) e Corivac (la terza e ultima fase è solo all’inizio delle sperimentazioni sull’uomo).
27 dicembre 2020 (modifica al 27 dicembre 2020 | 23:55)
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