Negli anni passati lo era La Dallas Bach SocietyIl concerto di Natale di dicembre e i cantoni barocchi tedeschi erano riti stagionali. Ma con i tassi di infezione da coronavirus in aumento e con la preoccupazione di cantare come editore virale, questa volta il direttore artistico James Richman ha ragionevolmente trasformato il programma in concerti con assemblee natalizie.
Sabato sera, gli undici suonatori di archi erano nascosti ed erano ben distanziati nella parte anteriore della Zion Lutheran Church Reserve, con Richman che guidava dal clavicembalo. Il pubblico era ben distribuito sui sedili della chiesa.
Nell’ordine, i tre concerti del programma rappresentavano tre generazioni di autori barocchi italiani. L’apertura del programma è stata l’opera più famosa, il Concerto Grosso, “The Making of Christmas Eve” di Arcangelo Corelli (1653-1713).
Il movimento natalizio in particolare è l’ultimo, dolce pastorale. Nel periodo barocco, la parola “pastorale” non invitava generalmente la campagna generale, ma soprattutto la visita dei pastori alla nascita a Betlemme. Si può immaginare ciò che illustra la risposta natalizia spesso messa in musica: “O grande segreto e meraviglioso sacro segreto, che gli animali vedano il Signore nato nella mangiatoia”.
Il concerto per violino principale di Vivaldi (1675-1741), tradotto “Per il conforto del Santissimo Natale”, è registrato per archi che sono stati completamente disattivati, senza la parola clavicembalo collegata. Questo ha dato un suono stranamente vuoto, quasi fastidioso agli assoli di Claire Casson, con tweet simili a uccelli nell’Allegro finale.
Infine nella sequenza è arrivato il Concerto “Per la Santa Nascita”, per due violini, due violini e archi, di Pietro Antonio Locatelli (1695-1764). La vaga apertura di apertura si riferisce alla descrizione di San Paolo di una terra pre-salvezza che geme e si tormenta per il dolore. La vibrante Vivace segue tre mosse più lente, poi l’ultima Pastorale, di nuovo con le terzine leggermente inclinate.
Per completare il programma, invece degli inni cantati allegati al consueto programma barocco tedesco della Società Bach, abbiamo ottenuto sei utili arrangiamenti da compleanno (Christmas Carols) del compositore francese Marc Antoine Charpentier (1643-1704). È stato abbastanza divertente, ma è stato ripetuto un po ‘.
Le esibizioni, su macchine vecchio stile, erano vivaci ed eleganti e tendevano a desiderare scricchiolii armonici. Ma suonare solo con vibrazioni trasversali e precise, come era la regola prima del XX secolo, rivela le più piccole imprecisioni di accordatura. C’era abbastanza per essere evidente – e più che evidente a Locatelli, poiché il set era anche meno sottile che altrove.
Le presentazioni parlate di Richman prima di ogni selezione erano estremamente lunghe e vaghe, specialmente dopo aver tenuto una conferenza prima del concerto – e con molte delle stesse informazioni nelle note stampate del programma. Veniamo alle feste per ascoltare musica, non per parlare.
dettagli
Sebbene le esibizioni vocali per questo programma siano state evitate, la Società di Bach prevede di presentare Christ Handel in un’esibizione in miniatura di 12 cantanti alle 19:00 del 22 dicembre alla Zion Lutheran Church, e Cristo canta all’aperto alle 17:30 in Annette Strauss Square, a Dallas Arts District. Informazioni: 214-320-8700, dallasbach.org.
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