New York Anche i trampiani migrano. Non stanno fisicamente fuggendo dall’America Chi rinnega il suo leader e porta Joe Biden alla Casa Bianca, ma migra digitalmente su due fronti: TV e social network. Nel campo della televisione VolpeLa rete di destra americana che è stata per anni l’altoparlante di Trump, e il mezzo che gli ha permesso di cambiare il suo modo di pensare e di percepire la realtà di una parte importante dell’America conservatrice, ha perso ascoltatori da quando lo stesso presidente è stato accusato di non essere abbastanza Trumpiano durante la campagna elettorale. Donald ha iniziato a spingere i suoi fan su altre reti televisive (Particolarmente Newsmax e The One America News NetworkChi ripete i suoi messaggi in maniera non critica si basa spesso su fatti alternativi: bugie che penetrano quella parte del pubblico che antepone la lealtà al proprio leader alla razionalità o si lascia influenzare dalle teorie del complotto.
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Spingendo i suoi fan verso queste nuove reti, Trump potrebbe anche provare a battere uno, piuttosto che costruire la sua alternativa Volpe Si può anche essere tentati di fare: secondogiornale di Wall StreetHicks Equity Partners, un fondo di private equity di proprietà molto vicino al Partito Repubblicano e anche allo stesso Presidente,Raccoglierebbe almeno $ 200 milioni per cercare di controllarlo Newsmax.
Donald Trump dopo il voto
Ma un momento di grandi manovre – forse anche di esodo biblico – anche nei social network. Da quando Twitter, Facebook e YouTube hanno iniziato a segnalare problemi o eliminare post politici con evidenti contenuti falsiMolti dei sostenitori di Trump (compresi gruppi ultra-conservatori e milizie paramilitari come i Proud Boys) hanno iniziato a migrare verso nuove posizioni di estrema destra: Gap, sono soprattutto Parler. Quest’ultima è una piattaforma per la destra liberale che è stata lanciata nel 2018 appositamente per creare un posto per se stessa libertà di espressione Estremi in cui qualsiasi tesi può essere supportata, anche se distorta. L’amante di Parler Rebecca MercerIl miliardario che in precedenza ha finanziato iniziative editoriali conservatrici, comprese quelle dell’alt-right e Steve Bannon, il pianificatore strategico per la vittoria elettorale di Trump nel 2016, che è stato successivamente impopolare
Sebbene audace nelle sue iniziative, Rebecca deve essere un investitore intelligente o un po ‘angusto: Parler, che ha solo 30 dipendenti, fatica a far fronte al massiccio aumento del volume di traffico. Nell’ultima settimana il numero di utenti è raddoppiato, passando da 5 a 10 milioni: Parler è diventata la nuova casa dei presentatori di Pasdaran Trump come Maria Bartiromo e Dan Bongino (Che peraltro continuano a postare su Twitter e Facebook), nonché rifugio di estremisti banditi da altre reti: dal complottista Alex Jones con il suo sito Infowars, agli stessi Proud Boys.
A Closing Circle: Online, l’estremismo del confronto politico si è spostato da un muro all’altro al Congresso tra Democratici e Repubblicani alle differenze più profonde nella società americana. Social network – come spiega anche Barack Obama nel suo diario (Terra promessa) – era un turbocompressore per questo fenomeno. Le divisioni da allora in poi sono diventate un lavoro con la campagna elettorale del 2016: siti che hanno seminato odio contro Hillary Clinton Non per motivi politici ma solo perché era un ottimo modo per generare traffico e quindi profitti. Infine, con Trump, anche la disinformazione – diffondendo fatti e teorie alternative infondate ma suggestive – diventa un modello di business.
16 novembre 2020 (modifica il 16 novembre 2020 | 21:34)
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