Il borgo medievale di Dozza si trova tra chilometri di vigneti appena fuori Bologna. Le prime case risalgono al IX secolo e la cinta muraria al 1086, quando le forze bolognesi conquistarono il borgo. Nel 1960 Dozza creò il Biennale del muro dipinto (Biennale del muro dipinto). Era, ed è tuttora, una manifestazione di arte contemporanea in cui i pittori non lavoravano su tela, ma sui muri delle case.
Da allora, ogni due anni, più di 200 artisti creano una galleria a cielo aperto lungo le strade e le piazze della città. Artisti vengono da tutto il mondo per partecipare all’evento, e i murales assumono molte forme diverse: paesaggio e natura morta, realistici e astratti.
Ciò che rende speciale questo evento è il fatto che gli artisti dipingono e discutono il loro lavoro con il pubblico in visita al festival. La produzione abbraccia più di mezzo secolo ed è possibile vedere anche i bozzetti originali relativi ai murales della Rocca Sforzesca vicino a Dozza.
Inoltre, lo sforzo dell’organizzatore, la Fondazione Dozza Citta ‘d’arte, per promuovere le espressioni dell’arte contemporanea è sempre stato costante e si è esteso a forme d’arte diverse dalla pittura classica italiana. Dal 2007 la Biennale opera anche nel vicino comune di Toscanella con numerose opere di moderna street art.
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