Una lettera del sindaco e dell’amministratore per informare i genitori dell’inizio dello screening per i bambini di età compresa tra 3 e 14 anni. È il libro pubblicato sulla homepage degli Istituti Comprensivi Comunali di Arezzo che molte famiglie sono invitate a leggere. Questo è il primo passo di “Esame approfondito” Promosso dall’Amministrazione comunale, interesserà 8.000 500 bambini e ragazzi che frequentano scuole materne, elementari e medie.
Ma quale test verrà suggerito? Come lo facciamo? Le domande dei genitori sono tante e le prime risposte arrivano direttamente dal messaggio in arrivo Alessandro Genelli e Roberto Cortolo. Suggerirà – leggi il testo della lettera – Esame sierologico (con pungidito) di tutti coloro ai quali i genitori, o comunque coloro che esercitano la potestà genitoriale, prestano il proprio consenso. La lettera spiega anche perché questo test è stato scelto sul tampone: “Il test sierologico (che consiste in un campione di sangue) è in realtà una procedura rapida”. Ed “È possibile identificare le persone che sono state a contatto con il virus e hanno sviluppato anticorpi, anche se non ci sono sintomi. Pertanto, i test sierologici sono uno strumento importante per stimare la diffusione dell’infezione nella comunità, ed è molto meno per i bambini. Tamponi nasofaringei invasivi”.
Covid, Tanti: “Un esame completo inizia con i bambini”
L’enorme presentazione sostenuta dall’amministrazione comunale è stata anche uno dei temi dell’incontro tenutosi venerdì scorso in provincia, a cui hanno partecipato il sindaco, il direttore generale dell’ASL Antonio D’D’Rso e il governatore Anna Palombe.
L’amministrazione comunale sta ora lavorando su come prenotare e condurre il test, che verrà effettuato in collaborazione con la Croce Rossa italiana.
“Stiamo costruendo un cancello speciale”, spiega il vicesindaco Lucia Tante Le famiglie possono chiamare e prenotare il test. Orari e luogo verranno specificati al momento della prenotazione. Adesso sono solo pochi giorni: il test inizierà presto “.
Intanto si sta aprendo una discussione tra le famiglie tra chi intende accettare la prova e chi ha ancora preoccupazioni. L’appello del sindaco e direttore per questa proposta rimane particolarmente sincero:
Il contesto è complesso ed è imperativo attuare tutte le correzioni possibili per evitare che la situazione diventi ingestibile.
[…] Credo che aderire a questa iniziativa sia un atto di responsabilità, oltre che un grande senso civico, e attraverso la fiducia in questa responsabilità so che appartiene ai miei concittadini e sono convinto del vostro pieno e convincente impegno.
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