Alla Camera dei Deputati il numero delle donne passerà da 630 a 400, al Senato da 315 a 200
Il conteggio dei voti nelle 61.622 sezioni è terminato intorno all’1: 40. Il Sì ha ricevuto 17.168.498 voti e il No 7.484.940 (30,36%). Gli elettori sono stati 24.993.020, pari al 53,84% degli aventi diritto. I voti viziati sono stati 128.397, i bianchi 210.862.
Luigi Di Maio: “La politica dà un segnale ai cittadini” – “Quello che abbiamo ottenuto oggi è un risultato storico. Torniamo a un Parlamento normale, con 345 seggi e meno privilegi. È la politica che dà un segnale ai cittadini. Senza il Movimento 5 Stelle, tutto questo non sarebbe mai accaduto “. Dopo il grande sì al referendum costituzionale, il ministro degli Esteri si è così espresso sull’esito del voto particolarmente atteso dal Movimento 5 stelle su Fb.
Nicola Zingaretti: “Soddisfatto, ora in vista delle riforme” – Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, è “soddisfatto” del risultato del referendum. “Si conferma la validità della scelta del Pd. Adesso avanti con le riforme. Rappresenteremo anche molte delle preoccupazioni di chi ha votato No, visto che solo il taglio dei parlamentari non è soddisfacente”.
Vito Crimi: “Il prossimo passo sarà la riduzione dell’indennità parlamentare” – “Il prossimo passo è la riduzione delle indennità parlamentari. Andremo avanti sul conflitto di interessi e non ci fermeremo, l’informazione è il cuore pulsante di questo Paese e deve essere libera da interessi privati”. noi siamo qui e continueremo le nostre battaglie, che sono quelle dei cittadini che ci hanno eletti e ci hanno dato un mandato preciso ”. Così Vito Crimi, leader politico del M5S, dopo la vittoria del sì al referendum costituzionale. “Ringrazio anche il mio predecessore, Luigi Di Maio per questo. Il passo successivo è la legge elettorale con tutti gli accorgimenti per risolvere le critiche sulla rappresentatività, stiamo portando avanti anche questo tema”, ha aggiunto Crimi.
Riccardo Molinari: “Adesso sciogliiamo le Camere” – “I 5 stelle hanno chiesto un sì per avere istituzioni più efficienti con un Parlamento di soli 600 eletti. Il popolo sovrano ha scelto. Ora, la logica conseguenza sarebbe che le Camere sarebbero sciolte per testare finalmente l’efficacia ottenuta. con la riforma “. Così, su Twitter, il presidente dei deputati della Lega, Riccardo Molinari. “Anche perché – aggiunge il rappresentante del Carroccio – sarebbe strano avere un Parlamento non conforme alla Costituzione nella sua composizione e anche strano pensare che un Parlamento scoraggiato dai cittadini possa scegliere il prossimo Presidente della Repubblica”.
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